I corsi per sommelier qui presentati hanno l’obiettivo di formare una figura professionale esperta nella degustazione di vini, dotata delle competenze specialistiche per effettuare una fine analisi organolettica del vino valutandone tipologia, qualità, caratteristiche e potenzialità di conservazione.

Chi è e cosa fa il sommelier?

cosa fa il sommelier Il sommelier è la figura esperta a cui ci si rivolge per stabilire il corretto abbinamento di cibo e vino nei servizi di ristorazione: la sua preparazione dev’essere pertanto molto vasta, spaziante tra le conoscenze teoriche di enologia e le abilità tecniche di degustazione dei vini.
Il sommelier è quindi dotato di una profonda cultura storica ed enogastronomica, sa esprimersi con un linguaggio magniloquente per descrivere le caratteristiche del vino da consigliare ai clienti e si attiene a un determinato codice comportamentale, curando nei minimi dettagli la forma e la maniera con cui si rivolge ai suoi interlocutori.

Il professionista di questo settore è perfettamente in grado di captare ogni specifica proprietà del vino, attraverso diversi tipi di analisi.

Infatti lo studio del vino è tripartito in un esame visivo basato su colore, limpidezza, consistenza ed effervescenza, un esame olfattivo, determinato da profumo, aromi (primari, secondari e terziari), intensità, complessità e qualità, e, infine un esame gustativo, legato alle sensazioni tattili della lingua, quali pseudo calore, astringenza, effervescenza, e valutata secondo i parametri della durezza (date da tannicità, acidità e sapidità), corpo, persistenza, intensità, equilibrio, qualità e morbidezza del vino (data da zucchero e alcool).

chi è e cosa fa il sommelier

Ogni sommelier si serve di precisi strumenti per effettuare l’analisi dei vini.

  1. Il tastevin: ad oggi è quasi caduto in disuso come strumento tecnico, ma non manca mai al collo del sommelier, come emblema della categoria.
  2. Il cavatappi: è lo strumento fondamentale, perché con esso il sommelier effettua l’apertura della bottiglia. Dev’essere tascabile e di estetica sobria, dotato di lama, vite autofilettante e dente d’appoggio per l’estrazione.
  3. Il frangino: è il tovagliolo, solitamente di cotone bianco, con cui il sommelier pulisce la bottiglia da eventuali residui di tappo o dalle gocce cadute in seguito alla stappatura; dopo aver versato il vino, il sommelier se ne serve per asciugare il collo della bottiglia.
  4. Il termometro: è lo strumento che permette di controllare che ciascun vino venga servito alla temperatura adeguata.

L’ambito in cui il sommelier opera è molto vasto e in continua evoluzione: suo compito sarà dunque quello di mantenersi costantemente aggiornato su tutte le novità di carattere eno-tecnologico, per essere sempre in grado di elargire in modo appropriato informazioni e suggerimenti.

Sommelier o assaggiatore di vino?

Esiste una differenza tra il significato di sommelier e quello di assaggiatore di vino:

assaggiatore di vino o sommelier

  • l’assaggiatore di vino si occupa della degustazione in sé, offrendo un giudizio tecnico e qualificante e, nello specifico, riconosce gli eventuali difetti o l’assenza di conformità a norme disciplinari o a modelli produttivi/territoriali;
  • il sommelier non solo si occupa dell’assaggio, ma anche della presentazione, del servizio e dell’abbinamento del vino. Deve quindi saper raccontare ciò che sta presentando, con termini di grande impatto comunicativo, oltre che tecnici e specialistici.

Come diventare sommelier

Per diventare sommelier professionista è essenziale frequentare un buon corso professionale presso associazioni di sommelier riconosciute, tenuto da insegnanti qualificati e apprendere gradualmente tutti i segreti per esercitare al meglio questo mestiere.
Il corso di sommelier è aperto a tutti, in quanto il percorso formativo non richiede particolari prerequisiti, infatti inizia dalle basi, per offrire un’infarinatura generale, fino ad approfondire tematiche più specifiche, come per esempio le particolarità del vino in base alle regioni geografiche e gli abbinamenti cibo-vino.

La formazione si divide in tre livelli. Superato l’esame finale, si consegue il diploma di sommelier.

gli strumenti del sommelierLa scuola di enologia prevede questi step:

  1. un primo livello che tratta argomenti base come viticoltura, enologia e tecniche di degustazione;
  2. un secondo livello che si concentra sull’enografia italiana e internazionale;
  3. un terzo livello che insegna l’abbinamento cibo vino.

Lavorare come sommelier

Il sommelier che lavora nei ristoranti è una figura di grande prestigio e di fondamentale importanza nel garantire il raggiungimento del massimo livello nel servizio, in modo da soddisfare pienamente le aspettative e i desideri di ciascun cliente. Il sommelier opera quindi in perfetta sintonia con lo chef nel concordare un menù che tenga conto tanto delle esigenze della cucina quanto della necessità di creare la corretta successione dei vini da servire al tavolo.

Il professionista inoltre trova impiego in alberghi ed enoteche, ma può anche esercitare come libero professionista, offrendo la propria consulenza per la scelta dei vini, l’organizzazione della cantina, e anche per gli eventi. Può collaborare per elaborare piani strategici finalizzati a promuovere aziende e imprese legate al settore vinicolo. Infine, si può fare il sommelier anche scrivendo per riviste o lavorando in radio e tv, quindi essendo giornalista enogastronomico.

I corsi per sommelier

cosa fa il sommelier

I corsi per diventare sommelier forniscono ai futuri sommelier le competenze per svolgere determinate mansioni:

  • selezione e acquisto dei vini;
  • cura della cantina;
  • abbinamento attento dei vini ai cibi nei vari menù;
  • verifica dei vini attraverso l’assaggio.

Ecco una selezione dei corsi per sommelier suddivisi per regione.

 

Corsi per sommelier nel Lazio

Corsi per sommelier in Lombardia

Corsi per sommelier in Piemonte

Corsi per sommelier in Sicilia

Corsi per sommelier online