Restaurare mobili per riscoprire il valore dell’antico

I mobili sono da ogni tempo testimoni della vita domestica e dei tempi che li hanno creati. Esprimono gusti e tendenze dell’epoca a cui appartengono e sono protagonisti essi stessi dello scorrere del tempo.
Il loro uso è già testimoniato presso le civiltà più antiche: Assiri, Egizi, Etruschi erano pratichi nella loro realizzazione per avere delle costruzioni solide in pietra, legno o mattoni.

Perciò per preservarli e continuare a dare loro valore, si può ricorrere al restauro dei mobili antichi. In particolare, l’arte del restauro è finalizzata alla manutenzione, al ripristino e alla conservazione di beni e oggetti. Così il restauro dei mobili permette di recuperare e di dare valore a suppellettili datate che presentano segni di usura o necessitano di riportare in vita alcune parti mancanti.

Per imparare a ridonare vita agli oggetti di arredo è bene apprendere tecniche e abilità specifiche da professionisti esperti, con un corso di restauro mobili. Attraverso percorsi di apprendimento specifici, chi desidera esercitare questa professione può acquisire tutti gli strumenti necessari per mettere in pratica la propria passione.

Quali sono le tecniche di restauro che si imparano durante i corsi professionali?

Le tecniche di restauro mobili antichi

Nei corsi di restauro dei mobili antichi viene fornita inizialmente una preparazione relativa alla storia del mobile. Conoscere gli usi delle suppellettili, nonché i vari stili con cui i mobili venivano realizzati è sicuramente utile per comprendere il valore del mobile da restaurare e riuscire a ripristinarlo rispettando la modalità con cui è stato costruito.

Successivamente infatti si imparano a riconoscere i vari tipi di legno: con la prima fase del lavoro per ripristinare i mobili antichi si riporta il legno del mobile al suo aspetto naturale. Per farlo, tecniche di restauro dei mobili antichi corsi professionali topvengono insegnati diversi metodi di pulitura:

  • è necessario, per iniziare a operare sul legno, che quest’ultimo sia asciutto. Successivamente si applica uno sverniciatore, al fine di eliminare i residui della vecchia vernice;
  • poi si carteggia, così da eliminare le imperfezioni sulla superficie.

A questo punto si apprendono le nozioni della pratica di restauro:

  • dopo avere imparato i diversi modi per pulire il legno, si passa alla fase del riconoscimento del trattamento specifico, che può essere finalizzato a far risaltare il colore naturale del legno oppure a modificarlo, applicando quindi la tinteggiatura;
  • vengono poi spiegati i trattamenti antitarlo e la fase di finitura. In particolare, quest’ultima permette di riottenere il fascino del mobile antico, facendone risaltare la sua bellezza.

La ricostruzione delle parti mancanti dei mobili antichi

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Nei corsi più avanzati, gli allievi imparano le tecniche di lavorazione e di costruzione del mobile, con un particolare focus sulle ricostruzioni delle parti mancanti o danneggiate del mobile.

Non solo: grazie alle tecniche di intaglio e di intarsio si possono apprendere gli strumenti in ambito di ebanistica, così da specializzare la propria pratica nel restaurare le antiche suppellettili. Inoltre si acquistano anche le competenze per applicare la tecnica della doratura e della laccatura.

I corsi di restauro mobili

I maestri specializzati mettono a disposizione la propria esperienza e capacità nei corsi di restauro mobili, offrendo dimostrazioni pratiche e seguendo passo passo i propri allievi.

Lignarius a Roma propone due corsi di restauro mobili, uno di primo livello e l’altro di secondo livello. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il programma dei due corsi.

Il corso di restauro mobili di Lignarius

Lignarius propone un corso base di restauro mobili, in cui vengono affrontati argomenti come la storia del mobile e degli stili, il riconoscimento dei diversi tipi di legno, lo studio delle tecniche e dei materiali di lavorazione. La parte pratica riguarda principalmente i metodi di pulitura del mobile, la tinteggiatura, gli stucchi ed elementi di doratura.

Il corso di secondo livello prevede nozioni di falegnameria, dunque l’analisi strutturale del mobile, la ricostruzione delle parti mancanti o lesionate ed elementi di ebanistica (intaglio e intarsio). Sono anche spiegate le tecniche di restauro della doratura e quelle relative alla lucidatura a tampone.

Entrambi i corsi hanno una durata di 4 mesi.

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