Come diventare vetraio, l’artigiano che lavora con il vetro

Il vetraio è un artigiano specializzato nella lavorazione del vetro, attività che contempla il taglio e la rifinitura delle lastre, il montaggio di specchi, finestre o vetrine. Deve dimostrare ampie conoscenze in campo artistico e un’ottima manualità, trattandosi di una professione che unisce con gusto estetico le abilità artigiane all’estro e alla fantasia. Non solo: all’artigiano specializzato è anche richiesta una notevole resistenza fisica, dal momento che le sue giornate si svolgono davanti a forni caldissimi, manovrando vetro bollente, pinze d’acciaio e fiamme ossidriche. Ma qual è il percorso da compiere per diventare vetraio?

Gli studi e la pratica per apprendere la lavorazione del vetro

come diventare vetraio

I giovani che vogliano imparare a lavorare il vetro per farne in futuro una professione, devono innanzitutto ricevere una solida istruzione in campo artistico e umanistico, indispensabile base su cui fondare tutto il resto delle conoscenze utili all’esercizio del mestiere.

Generalmente, chi ha una particolare predisposizione alla creatività e alla manualità, sceglie di frequentare un liceo artistico, per poi proseguire i propri studi frequentando un corso universitario attinente, tentando l’ammissione all’Accademia delle Belle Arti od optando per un corso di specializzazione a carattere intensivo, proiettato all’avvio immediato di un’attività professionale.

Trovare lavoro come vetraio è possibile?

Tra i mestieri artigiani, sicuramente quello del vetraio è ancora molto ricercato, soprattutto quando si tratta di realizzare progetti su committenza, per i quali sono richieste ampie competenze professionali.

Per inserirsi fin da subito nell’ambiente lavorativo, è necessario compiere un periodo di apprendistato presso la bottega o l’azienda di un professionista, affiancandolo e apprendendo il più possibile dalla sua arte.diventare vetraio

Un ulteriore percorso ancora più specialistico per chi vuole diventare vetraio è la carriere di soffiatore di vetro, un mestiere la cui origine si perde nella notte dei tempi, tramandato per secoli di generazione in generazione. Oggi è Murano il centro che raccoglie i più brillanti esempi di maestria artigiana. È fondamentale conoscere i diversi tipi di vetro esistenti, avere ben chiaro il funzionamento delle macchine da utilizzare e possedere una buona resistenza fisica alle alte temperature. Dopo il periodo di studio e apprendistato, è possibile incrementare le proprie conoscenze anche con l’arte della decorazione del vetro.

I corsi per diventare vetraio

Lignarius organizza a Roma un corso per vetraio di 4 mesi, che si compone di una prima parte introduttiva sulle tecniche, il disegno della vetrata, il taglio, la tessitura a piombo, la stuccatura, il mosaico. La seconda parte è costituita da un corso intensivo sulla realizzazione di vetrate artistiche.

Sempre a Roma, Il Laboratorio di Germana propone un breve corso intensivo sulle tecniche di decorazione del vetro, in cui gli allievi impareranno a realizzare luminose fantasie metalliche su oggetti in vetro.come diventare vetraio

La Scuola del Vetro Abate Zanetti, a Murano, intende promuovere la centralità del territorio all’interno delle tradizioni storiche di lavorazione del vetro tramandate fino ai giorni nostri: obiettivo dell’accademia è quello di diffondere, attraverso gli insegnamenti dei maestri, la tecniche e le peculiarità dell’arte vetraia italiana, famosa in tutto il mondo. Si tratta di un fondamentale punto di riferimento per tutti i giovani che desiderano specializzarsi nell’artigianato attraverso corsi teorici e pratici: disegno progettazione storia dell’arte del vetro, tecnologia vetraia, inglese; lezioni pratiche di lavorazione a caldo e soffiatura del vetro in fornace, lavorazione a lume, decorazione a smalto e foglia d’oro, incisione, molatura, vetrate artistiche e fusing. Ecco tutto ciò che l’universo vetraio veneziano offre agli aspiranti professionisti.

Chiunque scelga di diventare vetraio dovrà comunque sempre mantenere vivo il connubio perfetto tra arte e tecnica, immaginazione e materia.