Come diventare guida turistica

Per guida turistica si intende quella figura professionale che accompagna persone singole o gruppi nelle visite in città d’arte, musei, gallerie o scavi archeologici, illustrando le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche, naturali, etnografiche e produttive di ogni luogo. Un mestiere sicuramente affascinante, che permette non solo di stare continuamente a contatto con le persone e di muoversi e operare in ambienti di estrema bellezza, ma anche di mantenere il proprio bagaglio culturale sempre aggiornato, grazie allo studio costante della storia territoriale del proprio luogo di competenza. Per diventare guida turistica non è richiesto un particolare titolo di studio, ma occorre obbligatoriamente superare un esame di stato abilitante all’esercizio della professione. Una volta ottenuto l’esito positivo, dopo le prove scritte e orali, si riceve il patentino di guida turistica riconosciuto a livello territoriale; per conseguire un riconoscimento esteso su tutto il territorio nazionale sarà necessario sostenere un ulteriore esame. L’abilitazione alla professione di guida turistica è valida su tutto il territorio nazionale, fatti salvi i siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico, per i quali occorre specifica abilitazione, secondo la normativa prevista dalla legge 97/2013.

Prepararsi all’esame per guida turistica con i corsi professionali

In tutte le città italiane molti enti e scuole organizzano corsi di abilitazione professionale per guide turistiche che permettono di compiere un cammino formativo ben mirato al superamento dell’esame. Per poter accedere a questi corsi, i candidati devono possedere determinati requisiti:

  • almeno 18 anni di età;
  • diploma di maturità valido per l’accesso a tutte le facoltà universitarie;
  • buona conoscenza parlata e scritta di almeno una lingua straniera a scelta tra inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo (oltre a eventuali altre lingue estere);
  • per i cittadini stranieri è richiesta una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta (ai fini della validità del titolo di studio occorre in questo caso un’attestazione di equivalenza scritta in lingua italiana, rilasciata dall’ambasciata del Paese in cui è stato conseguito il titolo).

Il decreto ministeriale dell’11 dicembre 2015 individua la laurea triennale come titolo di studio che permette l’accesso diretto all’esame di abilitazione. Il percorso formativo può però iniziare già alle scuole secondarie superiori, frequentando un liceo classico, un istituto tecnico a indirizzo economico-turistico o un istituto professionale nei  servizi commerciali.

I soggetti titolari di laurea in lettere con indirizzo in storia dell’arte o in archeologia o titolo equipollente sono abilitati all’esercizio dell’attività di guida turistica, previa verifica delle conoscenze linguistiche e del territorio di riferimento. I soggetti titolari di laurea o diploma universitario in materia turistica o titolo equipollente sono abilitati all’esercizio dell’attività di accompagnatore turistico, previa verifica delle conoscenze specifiche quando non siano state oggetto del corso di studi.

Le sessioni di esame sono stabilite dalle regioni e dalle province autonome tramite appositi bandi pubblicati con cadenza biennale.

come diventare guida turisticaL’esame per conseguire il titolo di guida turistica consiste in una prova scritta, una prova orale e una prova tecnico-pratica.

Durante la prova scritta i candidati dovranno rispondere a quesiti a scelta multipla; le domande verteranno sulle nozioni generali di legislazione e di organizzazione turistica italiana e alla storia dell’arte italiana, con particolare riferimento ai siti oggetto di domanda per la specifica abilitazione. La prova orale sarà incentrata sulle stesse materie della prova scritta. Nella prova tecnico-pratica, infine, i candidati si cimenteranno in una simulazione della visita guidata, utilizzando anche supporti multimediali.

Superato l’esame e conseguita quindi l’abilitazione, si potrà essere inseriti all’interno dell’elenco nazionale delle guide turistiche, nei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico (di competenza, a livello nazionale, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).

Se l’abilitazione alla professione di guida turistica è stata rilasciata a livello provinciale, e non sussiste l’interesse a esercitare la propria attività professionale nel relativo ambito territoriale regionale, l’esame consisterà in una selezione per titoli, che permetterà di operare nell’ambito provinciale di riferimento. Saranno tenuti in considerazione, in questo caso, i titoli o attestati conseguiti all’interno di percorsi formali e non formali di apprendimento che attestino la conoscenza e l’esperienza maturata negli ultimi dieci anni nei siti locali oggetto di valutazione.

La cancellazione dagli elenchi è disposta per la mancata frequenza dei corsi di aggiornamento obbligatori. Le guide turistiche iscritte negli elenchi possono operare sul territorio regionale quando accompagnano un gruppo di turisti nell’ambito di un itinerario organizzato che abbia inizio e termine nel territorio della Città Metropolitana.